Figlio di una siciliana e di un libanese, Gismonti iniziò a suonare il pianoforte all'età di sei anni. Dopo aver studiato musica classica per 15 anni, si trasferì a Parigi per studiare orchestrazione ed analisi con Nadia Boulanger, composizione con Jean Barraqué, un allievo di Schoenberg e di Webern. Tornato in Brasile, passò un lungo periodo presso gli indios Xingù, dai quali apprese l'utilizzo del loro flauto.Dopo questa esperienza, Gismonti cominciò a vedere davanti a sé una realtà più ampia del mondo della musica classica, che aveva conosciuto sino ad allora. Era attratto dalle idee compositive di Ravel, ma anche dal cavaquinho, uno strumento a corde della musica popolare brasiliana, per certi versi simile alla chitarra. Gismonti ebbe inoltre altre influenze musicali dal jazz, dal choro, dalla bossa nova, dal rock e dalla musica classica brasiliana di Heitor Villa-Lobos. Negli anni settanta, si dedicò allo studio della chitarra, cominciando con il classico strumento a se... Continua su Wikipedia