Fu esponente di spicco della nuova drammaturgia partenopea, con oltre quarant'anni di attività.Moscato utilizzava un linguaggio declinato in un originale plurilinguismo, e viene considerato l'interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti non solo nei grandi autori e compositori napoletani, ma anche in Artaud, in Genet, nei poeti maledetti di fine secolo scorso e in Pasolini.Figlio di Francesco Moscato e Concetta Turturiello, nacque nei quartieri spagnoli di Napoli, nel settecentesco palazzo Scampagnato.Dopo aver frequentato il liceo classico "Antonio Genovesi" di Napoli, si laureò in Filosofia all'Università degli Studi di Napoli Federico II, conseguendo l'abilitazione in Scienze Umane e Storia, con una tesi sui rapporti tra i movimenti politici di liberazione sessuale e la psicoanalisi. Dal 1975 al 1977 insegnò filosofia e storia nelle scuole superiori di Napoli e Oristano.Nel 1980 iniziò l'attività in teatro che lo impose all'attenzione di critica e p... Continua su Wikipedia